Il DISTURBO D'ANSIA GENERALIZZATO è caratterizzato da ansia e preoccupazioni croniche ed eccessive che riguardano un vasto numero di eventi e di attività , che vengono elaborati come potenzialmente pericolosi, piuttosto che un numero limitato di situazioni specifiche. La persona ha difficoltà nel controllare la preoccupazione. All'ansia e alla preoccupazione sono associati differenti sintomi somatici, tra i quali, per esempio, irrequietezza, facile affaticabilità , difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria, irritabilità , tensione muscolare, alterazione del sonno (difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, o sonno inquieto e insoddisfacente).
L'individuo utilizza il rimuginio come strategia di risposta a un fattore scatenante, nella convinzione che questo possa aiutare a gestire la situazione in modo positivo. Tale rimuginio inizialmente si riferisce agli eventi esterni quotidiani e agli eventi interni non cognitivi (come, ad esempio, il colloquio con un estraneo e le sensazioni somatiche di agitazione, situazioni associate a sensazioni soggettive di pericolo, pensieri intrusivi, ecc.), e poi interessa invece la natura e la manifestazione dei pensieri stessi a livello metacognitivo (rimuginare sulle proprie rimuginazioni), cioè credenze negative riguardo alle proprie rimuginazioni. Una volta instauratosi il processo di rimuginazione sulla rimuginazione, vengono coinvolti diversi fattori nell'incremento del disagio soggettivo e nel mantenimento del problema, ovvero:
- risposte comportamentali disfunzionali
- tentativi di controllo dei pensieri
- sintomi emotivi che avvalorano e giustificano le apprensioni.
Tratto da "Trattamento cognitivo dei disturbi d'ansia" di Wells Adrian, Ed. McGraw-Hill
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