Tra le diverse forme di dipendenza psicologica, si annovera il tabagismo, una forma di dipendenza psico-fisica, per l’appunto, dovuta al consumo continuativo e compulsivo di tabacco.
Tale problematica costituisce una delle prime cause di mortalità nel mondo e, purtroppo, è universalmente diffusa e ad elevato tasso d’incidenza.
Detto ciò stupisce la considerazione che nel panorama scientifico si registri un numero limitato di studi e di ricerche sul problema e un numero altrettanto esiguo di centri di cura, specie nella nostra regione Sicilia. |
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Ciò potrebbe dipendere dal fatto che tra gli operatori sanitari e i professionisti delle cosiddette relazioni di aiuto, molti siano essi stessi dei grandi fumatori, senza certamente trascurare il peso degli interessi economici che stanno dietro al tabagismo. Di certo, però, è opportuno sottolineare l’estrema difficoltà nel modificare tale comportamento patologico.
Per comprendere meglio il fenomeno è opportuno evidenziare la multifattorialità della dipendenza da nicotina, essendo implicate variabili cognitive, motivazionali, emotive, biologiche, interpersonali, sociali e culturali, e soprattutto, più nello specifico, variabili legate all’apprendimento e all’esperienza.
Non solo siamo continuamente bombardati da immagini di persone che fumano soddisfatte la loro sigaretta, ma, elemento ancora più significativo, lo siamo stati da bambini, tanto da arrivare a pensare che fumare fosse una delle tante azioni e abitudini che mettono in atto, normalmente, gli adulti: siamo cresciuti tutti con l’idea che "fumare" non fosse una devianza, bensì un comportamento desiderato, socialmente adeguato.
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